Rubinetti, gas, finestre… per alcune persone possono essere una vera ossessione. Come si spiega il bisogno di verificare che tutto sia a posto prima di uscire di casa?
Contrariamente alle abitudini, che variano con l’età, il rituale permane tale quale nel tempo e questo ci offre l’illusione di sentirsi protetti.
Il rituale composto da una successione di gesti che devono susseguirsi in un ordine prestabilito e ben preciso; in tal senso diventa un’ossessione, a volte una vera e propria tirannia quando, per sentirci abbastanza bene, dobbiamo a tutti costi applicare il nostro rituale.
Ma come funziona? A che cosa serve?
La scorsa settimana, abbiamo iniziato a dare qualche suggerimento sul come evitare di trasmettere ai figli le nostre piccole nevrosi ed oggi citerò altri due esempi. Qualcuno si potrà chiedere perché “nevrosi” e non solo, come la settimana scorsa, “fissazioni“: diciamo che tutte le manie e le fissazioni sono nevrotiche ma le nevrosi non si manifestano solo in fissazioni.
Il tema della paura specifica o della “paura della paura” è molto ricorrente nelle richieste di chi si rivolge allo psicologo. Il mio primo consiglio è quello di identificare le proprie paure, che sono ben distinte dall’ansia e della quale avremo l’occasione di parlare.
Un aspetto importante da considerare è che la mancanza di fiducia in se stessi è direttamente proporzionale alla facilità con cui si hanno delle paure, con le conseguenze più disparate.
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