Sento già le reazioni di tante donne che non accetteranno il fatto che io ritenga che gli uomini non abbiano in testa una sola cosa. D’altra parte, anche su questo argomento, come su tanti altri, non si può “fare di tutta l’erba un fascio”.

Cito come esempio un ragazzo sulla trentina che mi disse: “Per me il massimo sono questi istanti in cui ognuno si avventura sul corpo dell’altro per scovare i  punti deboli e più sensibili, riscaldarli e dare una sensazione di quiete. E’ meraviglioso ripetere questa oscillazione tra violenza e tenerezza fino ad arrivare sull’orlo dell’esplosione“.

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L’uomo ama quando l’eccitazione sale in crescendo. E’ un dato di fatto che lui si ecciti di più con la vista della donna e ciò è perfettamente compatibile con i preliminari. Consiglio regolarmente di fare l’amore con la luce accesa, di guardare e farsi guardare senza vergogna anche mentre vi accarezzate, di giocare allo streaptease invece di cambiarvi in bagno, di evitare pigiamoni e protezioni simili. Cercate di eccitarlo con la vista. State tranquille, non vi salterà addosso in dieci secondi, normalmente l’uomo sa controllare la sua eccitazione e questo gioco gli permette di rafforzarla.

L’85% degli eiaculatori precoci riescono a trattenersi durante i preliminari, mentre la loro eiaculazione avviene nel momento della penetrazione che crea in loro una pressione psicologica. Quindi, se questo è il problema, prolungate al massimo i preliminari. Ci guadagnerete entrambi!

A volte una donna attiva viene percepita dall’uomo come dominante. Questo rischia di mettere in crisi il “macho“, ma ce ne sono sempre meno, per fortuna! Ormai sono sempre più numerosi gli uomini che cercano delle partner che partecipino volentieri e pienamente all’atto sessuale, perché bisogna ricordare che gli uomini amano ricevere attenzioni spontanee più che esigere certe prestazioni. Questo è un segno di maturità e di fiducia in se stessi.

Gli uomini non hanno il punto G ma hanno il punto P

Il punto P è una zona che si trova all’altezza della prostata ed il suo accesso più immediato è attraverso l’ano. La sua stimolazione genera una sensazione orgasmica interna detta endogena che piace a molti. Ma tanti altri associano la penetrazione anale anche solo col dito all’idea dell’omosessualità e quindi rifiutano questa intimità. Basti pensare che molti temono addirittura la visita dall’urologo per la medesima ragione!

In caso di disagio, si può trovare una soluzione alternative più blanda nel premere in alto tra i due testicoli, ma la scelta migliore è quella di capire, tra partner, che nel sesso tutto è permesso a patto che sia accettato e condiviso da entrambi. Valgono le regole del gioco, che devono essere chiare in partenza.

Chiudo questo rapido excursus riportandovi le parole di un cinquantenne, che mi ha raccontato la sua felicità nell’aver testato con la sua compagna il tantra: “Ho conosciuto l’orgasmo senza eiaculazione, addirittura vari di seguito con potenza e caratteristiche diverse. Oggi la penetrazione è la ciliegina sulla torta”.