Partiamo da un presupposto prima di dare qualche consiglio ai genitori in merito al look dei loro ragazzi.

Nell’adolescenza, il corpo si trasforma molto velocemente, non permettendo loro di assimilare un sempre nuovo schema corporeo. Non distinguono perfettamente i limiti del loro fisico… e diventano spesso addirittura maldestri come i piccoli. I genitori li sgridano dicendo “Hai la testa in aria”, “Chi sa dove hai la testa”, “Stai più attento a quello che fai”, ecc… ma in realtà li dovrebbero accompagnare con comprensione e (magari) humour in questa loro evoluzione. Se il ragazzo rovescia l’acqua, può voler dire che non ha ancora preso coscienza della sua forza nel versarla o delle nuove misure del braccio!

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Tornando al vestiario, non critichiamo la ragazza piccola e “bene in carne” che sceglie una T-shirt a righe orizzontali o “l’asparago” alto e magro che galleggia in jeans troppo larghi. Non è sempre provocazione, può essere semplicemente una noncuranza, un errore di scelta.

Ricordiamoci anche tutta la carica di angoscia che accompagna questa trasformazione fisica del corpo dell’adolescente che si sente impotente. Sa com’è, non come sarà

Che cosa possiamo fare?

Non dobbiamo fare il muro contro di lui!

Meglio cercare di evitare tutti i giudizi o le osservazioni sgradevoli nei confronti del suo look: l’adolescente potrebbe assimilarli come se fossero rivolti alla sua persona, può pensare che i suoi genitori si rifiutino di vederlo crescere, cambiare ed acquisire la sua autonomia. Pazienza, lasciamogli fare le sue scelte, al limite ne potrete parlare insieme.

Dare il proprio giudizio

In effetti, niente ci vieta di dire la nostra opinione, a condizione di essere cool, comprensivi. Le critiche o le osservazioni possono essere gentili ed è meglio che siano i familiari ad osservare una scelta ridicola piuttosto che essere presi in giro dai coetanei. Viceversa, cerchiamo di inquadrare con loro lo stile del gruppo dal quale non devono staccarsi troppo pur mantenendo un qualcosa di personale. I genitori possono benissimo essere di aiuto ai propri figli in questa tappa dello sviluppo.

Notare le eccentricità

Quando un adolescente esibisce un look veramente troppo vistoso, provoca i suoi genitori e si aspetta una reazione, dei commenti. E cosi sia! Se manteniamo il silenzio, questo sarà inteso ai loro occhi come indifferenza e ciò li spingerà a spostare sempre più avanti la loro ricerca di eccentricità.

Insegnare i codici del vestiario

Un adolescente ha raramente il senso della misura e questa è una sua caratteristica. Passa dal tutto al niente, da un estremo all’altro, e questo ci spiazza! Cerchiamo di fargli capire, sin da quando è più piccolo e prendendo noi stessi come esempio in modo da formarlo: spieghiamogli che non ci si veste nello stesso modo per andare a scuola, a cena dalla nonna o fuori con i suoi amici. Può avere tranquillamente un margine di libertà e di negoziazione nel rispetto delle persone che ha di fronte. Capiranno presto che “il vestito fa il monaco” quando, troppo trasandati, verranno criticati in sede di esame o rifiutati nei colloqui di assunzione!  

Non umiliare mai un adolescente

Anche se non ci piace vedere la pancia fuori, i rotolini di grasso che escono dai jeans, il cavallo del pantalone alle ginocchia, la T-shirt troppo larga, non permettiamoci di criticare l’adolescente ma solo il suo modo di vestire. Lui non è brutto, lui non “fa schifo”, sono i suoi vestiti che contestiamo, la sua scelta inappropriata. A questa età, malgrado le apparenze, i ragazzi danno molta importanza ai nostri giudizi e soppesano le nostre parole. Quindi stiamo attenti a ciò che diciamo!

Quando preoccuparci?

Per scegliere i suoi vestiti circa il 35 % degli adolescenti di 15 anni chiede parere agli amici, ma la stessa percentuale ascolta ancora i genitori dando loro diritto alla parola. Occorre poter fare con loro la differenza tra un jeans bucato e un jeans lurido. Se il nostro adolescente è troppo trasandato e non solo “alla moda”, questo rivela un malessere palese. Sappiamo che sono anche altri i segni di sconforto: problemi a scuola nel rendimento e nel comportamento, depressione, apatia e stanchezza. Ascoltiamo con la massima attenzione questo segnale muto SOS.