Il sole, il caldo, le vacanze: tutto incoraggia le prime vibrazioni dei nostri adolescenti e questo titolo, “mare, sesso & amore“, potrebbe essere quello di un brano musicale.

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I nostri “bébé” si trasformano sotto i nostri occhi in adolescenti con la loro vita intima. Nel ricordare quanto già detto sul rispetto assoluto da parte dei genitori del loro “giardino segreto”, ci facciamo tante domande sul come accompagnarli e guidarli al meglio in questo momento della vita unico. Se non si è impostato in precedenza un clima di fiducia e di condivisione, i ragazzi andranno a cercare le loro risposte presso i media o presso gli amici con i quali si potranno confidare.

Sarebbe un peccato, perché è un momento magico anche per i genitori ma sono pochi quelli che si ricordano il loro proprio vissuto e il loro dispiacere nel non poter toccare certi argomenti in famiglia. Ufficialmente, la sessualità non è più un tabù ma l’importante è far passare le principali informazioni con delicatezza.

Per dare consigli concreti e pratici, ho chiesto aiuto ad un ginecologo e vi propongo una serie di situazioni che gli vengono spesso sottoposte.

  • “Mia figlia, che da poco ha le mestruazioni, vorrebbe usare gli assorbenti interni al posto di quelli soliti”.

Evitiamo di rispondere “Sei troppo giovane, potresti perdere la tua verginità“.

Gli assorbenti interni sono adattati all’anatomia dell’adolescente e dunque sono privi di rischio. Inoltre, farne uso è comodissimo, perché elimina la paura delle macchie, degli odori, del sentirsi diversa e limitata in quei giorni tanto da farli diventare un incubo sopratutto se ci sono anche dei maschi nella compagnia. Inutile dover nascondersi tenendo il pareo, inutile rifiutare i giochi in spiaggia o il tuffo in acqua: tutto è possibile se la ragazza non ha particolari dolori di pancia. Il problema è che tante mamme sono perplesse all’idea di farne uso loro stesse e quindi non educano le figlie al loro utilizzo. A volte sento dire che il mestruo è troppo abbondante per l’assorbente interno (ci sono 3 o 4 capacità di assorbimento!), che è fastidioso infilarlo (avete forse un problema sessuale?), che non è igienico (cambiato regolarmente non macera assolutamente). Di fatti, questo tipo di assorbente è consigliato per l’uso di giorno, mentre per la notte si consiglia l’utilizzo dell’assorbente tradizionale.

Per quanto riguarda la paura di perdere la verginità, della quale mi parlano spesso quando faccio la mia campagna pro tampone interno, questa non deve esistere. Si tratta di un timore legato ad una cattiva conoscenza dell’anatomia femminile. L’imene non è all’ingresso della vagina ma molto più in profondità, quindi il tampone non lo può perforare. L’imene, inoltre, non è una membrana sigillata ed omogenea, bensì sottile, spesso frastagliata di natura o lacerata in seguito a certe attività sportive delle ragazze o ad alcuni traumi. Oltre a ciò, esso può essere anche più o meno elastico. In ogni caso, l’imene non chiude completamente l’orifizio vaginale, poiché lascia fuoruscire le secrezioni ed il ciclo.

Piuttosto, è bene mettere in guardia le ragazze sul fatto che il liquido seminale può entrare anche senza aver avuto un rapporto completo. Ho avuto modo di seguire una donna sposata rimasta incinta solo con il petting e senza mai aver fatto l’amore, perché lo rifiutava. Il ginecologo, in quel caso, ha dovuto procedere ad un’imenectomia per procedere con le visite e far nascere il bimbo.

Ricordiamoci che perdere la verginità significa aver avuto un rapporto completo con un uomo ma fanno rabbrividire le usanze come quella del lenzuolo insanguinato, perché non tutte le donne perdono sangue quando vengono penetrate per la prima volta. L’imene non deve essere chiuso (in tal caso necessita il piccolo intervento sopracitato) ed in certe donne può anche non essere presente o essere o così poco sviluppato da non comportare né sanguinamento né dolore durante il primo rapporto. Cerchiamo di sfatare assolutamente questo mito, che crea terrore nelle adolescenti e può diventare vaginismo e rifiuto della penetrazione.

Un consiglio per le mamme: insegnate alle vostre figlie a mettersi il tampone ma non fatelo voi, perché sarebbe un atto intrusivo. Se non ci riescono la prima volta avranno modo di riprovare se si mantiene un’atmosfera rilassata.