I futuri genitori sono al settimo cielo, ma quando in famiglia sta per arrivare un fratellastro, è importante rassicurare il bambino, spesso sconvolto da questa notizia. Se tutta la famiglia lo saprà accompagnare nell’affrontare questa prova, potrà scoprire che ha tutto da guadagnarci.

La parola “fratellastro” o “sorellastra” ha un qualcosa di peggiorativo che mi ha sempre urtata. Preferisco quella francese che suona come “semi-fratello” o “semi-sorella”, perché corrisponde in modo preciso alla realtà. In ogni caso (e per fortuna),  quando la famiglia viene ricomposta, si tende a parlare semplicemente di fratelli e sorelle senza far distinzione.

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Già molto segnato dalla separazione dei genitori (anche se insisto nel dire che è meglio avere due genitori separati ma equilibrati piuttosto che due genitori che non si sopportano),  il figlio di una precedente unione deve affrontare di nuovo un grosso cambiamento. Naturale che ci possa essere della gelosia da parte del maggiore quando arriva il secondo figlio, quanto meno un certo malessere all’idea di non essere più l’unico al centro dell’attenzione (argomento da riprendere in dettaglio per non essere troppo semplicistici), ma nel caso di una famiglia ricomposta questo sentimento è portato all’ennesima potenza. Non dobbiamo, però, vivere tutto questo come un dramma, bensì aiutare il piccolo ad affrontare una nuova vita. A volte, avendo già vissuto una separazione, è più preparato ad affrontare una nuova difficoltà, avendo già assimilato la necessità di adattarsi e quindi di accettare il cambiamento. Questa nascita potrebbe rappresentare per lui una nuova partenza, come lo è per tutta la famiglia.

  • Può invidiare il bébé che avrà entrambi i genitori a casa

Il bambino vive questa nascita come un’ingiustizia: il bébé avrà i suoi genitori riuniti, mentre tocca a lui dividersi tra due case, fare continui spostamenti, avere un calendario prestabilito, sentirsi spesso “un pacco postale” (come dicono i genitori stessi).

Tocca, dunque, agli adulti osservare ed ascoltare al massimo i messaggi mandati dal primogenito; occorre essere attenti alle sue collere, alla sua chiusura o, al contrario, alla sua iperattività.

Occorre spiegargli che l’amore nei suoi confronti è immutato ed eterno. Un bene acquisito. Temere che il babbo o la mamma possano volergli meno bene è solo una paura, una fantasia, un’impressione che non ha niente a che vedere con la realtà che potrà verificare quotidianamente. Conta la qualità, non la quantità. Ci sarà certamente meno tempo per lui, ma si potrà instaurare una bellissima complicità! Questo è vero per qualsiasi famiglia, ma in questo contesto specifico, tocca al genitore biologico il compito di raddoppiare la propria attenzione per cogliere qualsiasi segno di sofferenza ed essere in grado di rispondere adeguatamente. La responsabilità dell’adulto è di aiutarlo a crescere ed a riprendere il percorso della sua infanzia. Col tempo, il bambino ci può guadagnare in qualità ed in maturità senza dover diventare assolutamente “il grande”, carico di responsabilità.

Anche i suoceri hanno il loro ruolo importante. Il primogenito può essere geloso delle attenzioni focalizzate su di lui in precedenza e spostate, successivamente, sul neonato. Devono accettare certe reazioni negative e concentrarsi al massimo per dedicare amore al loro primo nipote (vero anche per le famiglie “normali”).

E’ particolarmente importante fare in modo che il genitore biologico possa riservare momenti di rapporto esclusivo con il proprio figlio. La situazione sarà più serena se si lascia al bambino uno spazio suo, rispettando le sue cose ed il suo angolo quando viene in quella seconda casa solo occasionalmente.

E perché non chiedere al più grande qualche idea per accogliere il piccolo, per sistemare la sua cameretta, per scegliere il nome… Si sentirà parte di questa nuova famiglia in costruzione.

Le attenzioni da parte dei genitori che ricompongono una famiglia sono, quindi, le medesime che per altre famiglie, ma ci vuole un tatto ed una delicatezza particolare tenendo conto della situazione fuori dalla norma (anche se oggi molto diffusa).

Analizzeremo la prossima volta le altre problematiche specifiche relative a queste situazioni.