Poniamoci una domanda solo apparentemente bizzarra: all’interno di una coppia si devono per forza avere rapporti sessuali?
Per quanto possa sembrare strano, infatti, la risposta è… sì e no.
Ci sono periodi o situazioni specifiche che possono provocare un blocco momentaneo del desiderio: un lutto, lo stress, la depressione, un problema vaginale (cistite o micosi), ecc. In tal caso, non bisogna vivere il sesso come un qualcosa da fare a tutti i costi: nessuna costrizione, bisogna solo aspettare che il momento sfavorevole passi.
La situazione è ben diversa quando si arriva ad avere disgusto o persino una repulsione nei confronti del partner. In tal caso è meglio interrogarci sull’esistenza della coppia, perché esiste un malessere più o meno inconscio sul quale soffermarsi. Inutile sforzarsi a fare sesso, sarebbe peggio!
Successivamente torneremo sul problema della fuga fobica dal sesso, dell’avversione che crea disordini incontrollabili ma anche di altri ostacoli come il panico di prestazione e l’eccessiva ed ossessiva preoccupazione per il partner che tante volte annullano il desiderio sessuale.
Lo scenario cambia completamente quando c’è una forma di stanchezza, di pigrizia, di svogliatezza a favore di un altro interesse (ad esempio la lettura). E’ in questi casi che è necessario cercare di motivarsi, pensando che l’atto sessuale è come andare a fare sport: la partenza è difficile ma poi ci si accorge che il gioco vale la candela ed alla fine ci si scopre soddisfatti e rilassati. Sappiamo bene che l’appetito viene mangiando e che più si fa e più si ha voglia di farlo. Mai la saggezza popolare ha avuto più ragione.
Evitiamo, quindi, di rimandare sempre a domani, alimentiamo il legame che ci unisce al nostro partner, anche se sappiamo che per mille motivi non si tratterà di una prestazione meravigliosa, non cerchiamo a tutti i costi lo straordinario nella foga o nell’orgasmo.
Può capitare di avere queste pretese, ma non tutti i giorni. Ricordiamoci che fare l’amore può essere vissuto come un gioco, una ricreazione, una sorta di caricabatterie, uno sfogo che, se vissuto con serenità e complicità. Questo presume una buona intesa e la condivisione delle regole del gioco con il massimo rispetto reciproco.
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