Il vero ed unico orgasmo è quello del punto G: falso! E meno male!

In effetti solo il 10% delle donne raggiunge quello che si pensa essere l’orgasmo dovuto alla stimolazione del punto G. Recentemente, uno studio autoptico, ne ha mostrato l’evidente presenza solo nel 20% dei casi analizzati.

Ma, al di là delle statistiche, chiediamoci prima di tutto cosa sia questo famigerato punto G.

Il punto G non è altro che la parte posteriore del clitoride, là dove si avvicinano e si uniscono i corpi cavernosi e che, con un’appropriata stimolazione, profonda e indiretta, offre la sensazione di un orgasmo vaginale.

In generale, comunque, la stimolazione esterna del clitoride rimane la sorgente dell’orgasmo femminile.

Dobbiamo a Freud la classifica delle tipologie di orgasmi in base alla maturità sessuale. In realtà non esiste la distinzione tra orgasmo clitorideo e vaginale, spesso presentata  come se il primo fosse “puerile” ed il secondo più “maturo”. L’orgasmo clitorideo, in questa visione errata, è superficiale, provato da persona che non ha ancora avuto rapporti completi, mentre quello vaginale, implicando la penetrazione, prevede una certa esperienza e propensione all’atto sessuale.

In realtà, con un’eccitazione interna si stimola il complesso anatomico clitoride – uretra – “prostata” femminile e non a caso, a seguito di tale stimolazione, si avverte spesso il bisogno di urinare. Quindi, invece di parlare di “punto G” si dovrebbe parlare di zona G, che al tatto si presenta come un bottone.

Tutti gli orgasmi nascono dal clitoride, molto innervato, che ha per unico scopo il piacere sessuale e che risente del movimento legato alla penetrazione. La vagina, invece, presenta meno terminazioni nervose, non è sensoriale e serve fondamentalmente alla riproduzione.

Quello che spesso mi trovo a ripetere ai pazienti è che non esistono veri o falsi piaceri, non ci sono le donne carenti e quelle più sviluppate solo perché provano un piacere diverso: ognuno ha e prova il proprio piacere. L’importante è che ci sia!

In conclusione, non chiedetevi da dove arriva l’orgasmo e non sentitevi handicappate se lo provate solo con la stimolazione esterna. L’importante è che vi sentiate soddisfatte, appagate, con il desiderio di rinnovare questa esperienza di coppia.

Mi piace ripetere che, in un certo senso, l’organo sessuale è il cervello, mentre l’apparato genitale è puramente funzionale.