Ricominciamo, dopo un periodo di pausa, ad affrontare argomenti che mi capita spesso di trattare in seduta. Tra questi, c’è un aspetto che spesso preoccupa uomini e donne: cosa cambia dal punto di vista sessuale con l’intervento alla prostata?

Mio marito ha subito un intervento alla prostata per un tumore. Da allora non ha più erezione. Il chirurgo aveva detto che sarebbe tutto tornato come prima. Che cosa succede ?

Foto tratta da "Women's Health & Wellness"

  Foto tratta da “Women’s Health & Wellness

Se il chirurgo ha fatto bene il suo lavoro, cioè non ha leso i nervi erettori durante l’intervento, è giusto ritenere che l’erezione possa tornare. Ma è raro che ciò accada spontaneamente poco dopo l’intervento. Bisogna procedere, infatti, ad una vera rieducazione del pene. Il protocollo classico prevedeva piccole iniezioni nel pene qualche mese dopo l’operazione, prima di riprendere i rapporti sessuali, per dare ossigeno ai corpi cavernosi e fare in modo che il sangue tornasse a circolare al meglio localmente. Queste iniezioni possono essere praticate dal paziente stesso con aghi simili a quelli usati dai diabetici. La puntura è leggerissima, meno dolorosa di quella di una zanzara. Se non è stato seguito il protocollo sin dall’inizio, questa puntura può essere fatta prima del rapporto.

In alternativa (l’eventualità più comune attualmente) si può ricorrere a farmaci via orale (Cialis, Viagra…) che favoriscono il flusso sanguigno a livello del pene e quindi l’erezione.

Rimane fondamentale, però, affrontare il problema psicologico.

L’uomo si sente diverso, impotente, menomato (alla pari della donna con un tumore al seno o agli organi genitali)! Ha paura di aver perso la sua mascolinità e si sa che la paura crea il problema, inibisce, blocca.

Il ruolo della donna è, quindi, fondamentale per ridargli fiducia in se stesso, evitando qualsiasi pretesa esagerata vissuta da lui come violenza. Va accompagnato in questo suo percorso di riabilitazione e deve sentire quanto è rimasto il desiderio nella donna, più di coccole che di performance. Non si deve sentire giudicato (lo fa già troppo lui stesso) bensì solo amato così com’è.

A volte, a seguito di un intervento di questo tipo si risveglia addirittura la complicità sessuale della coppia, perché viene affrontata assieme la problematica e si vuole vincere assieme!